Talks

Shaping our future. Un confronto aperto per ripensare il futuro della comunicazione.

Talks nasce come spazio di dialogo tra professionisti, aziende e mondo accademico per affrontare le sfide del presente e immaginare nuovi scenari nel campo della comunicazione. In un mondo sempre più incerto e complesso, abbiamo sentito l’urgenza di immaginare nuovi strumenti, adottare sguardi critici e visioni etiche.

Inclusione, tecnologia, identità e responsabilità i temi chiave: quattro prospettive per tracciare insieme un futuro più consapevole, autentico e sostenibile.


Un’occasione per ascoltare, ispirare e costruire connessioni.

Gli ospiti

A rendere vivo il confronto, sei voci autorevoli con esperienze che spaziano tra sociologia, marketing, filosofia, comunicazione e impresa:

 

  • Giovanni Boccia Artieri – Sociologo e saggista | Direttore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Urbino
  • Vincenzo Cosenza – Marketing Consultant | Founder Osservatorio Metaverso
  • Roberta Paltrinieri – Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi – Università di Bologna
  • Paolo Iabichino – Scrittore Pubblicitario | Direttore Creativo | Fondatore Osservatorio Civic Brands con Ipsos Italia
  • Marta Rocchi – Ricercatrice presso il Dipartimento delle Arti – Università di Bologna
  • Nicoletta Maffini – Direttore Generale del Consorzio Nazionale Apicoltori

 

Ha moderato l’incontro Maurizio Morini, Manager per l’Innovazione e Ambassador per la Trasformazione Digitale.

«Pensare oggi al futuro della comunicazione significa concentrarsi sulle trasformazioni culturali, sociali e tecnologiche che si stagliano all’orizzonte attraverso l’acquisizione di un nuovo alfabeto in cui le parole metaverso, algoritmi e intelligenza artificiale assumono significati capaci di incidere sui valori che come umanità vogliamo abbracciare. Questa giornata dedicata al nuovo lessico della comunicazione vedrà esperte ed esperti disegnare i nuovi scenari di internet, del marketing, della pubblicità e del sapere che costituiscono già oggi delle opportunità da discutere e da sperimentare. Anche con una visione critica che sappia coniugare i valori tipicamente umani con le possibilità aperte da orizzonti artificiali».

 

Giovanni Boccia Artieri

«Tutte le transizioni per declinarsi in buone pratiche necessitano ex ante di un ecosistema culturale, dato da conoscenza, informazione, competenze culturali, produzione, distribuzione e consumo di cultura, i quali nel complesso rappresentano una infrastruttura fondamentale per un paese che miri a sostenibilità e coesione sociale, ricostruzione e resilienza».

 

Roberta Paltrinieri