Cliente

Il Consorzio di Tutela Patata di Bologna D.O.P. riunisce produttori, cooperative agricole e imprese commerciali che portano avanti l’eccellenza della Patata di Bologna D.O.P.

Richiesta

Elaborare un progetto di comunicazione per valorizzare il legame della Patata di Bologna D.O.P. con il suo territorio di produzione.

Come abbiamo applicato il metodo

1.

Processo cognitivo

In prima fase abbiamo chiarito ed esplicitato gli obiettivi da raggiungere:

  • Rendere la Patata di Bologna D.O.P. riconoscibile per la sua qualità e tipicità;
  • Aumentare la reputation del prodotto Patata di Bologna D.O.P.;
  • Elevare il prodotto come parte di un patrimonio agroalimentare d’eccellenza.
2.

Raccolta dati

Per decidere come sviluppare il progetto richiesto, abbiamo raccolto i dati di prima, seconda e terza parte che ci permettessero d’individuare la buyer personas e i trend di consumo del prodotto Primura.

Da questi dati è emerso che il  75% degli italiani è sempre più interessato alla cucina e che segue trasmissioni tv e talent con chef per restare informato. Questa tendenza è confermata anche da una ricerca sui legami tra media, cucina, alimentazione e consumi di Nomisma. Qui il dato più significativo è che la tv e il web influenzano le scelte alimentari, nella direzione di una maggiore qualità.

3.

Strategia

Grazie ai dati raccolti abbiamo compreso che la nostra strategia doveva puntare alla tipicità un aspetto qualitativo al quale i consumatori attribuiscono una crescente importanza. Nei prodotti a Denominazione di Origine Protetta, il territorio di produzione, quindi la tipicità, ne determina la qualità e l’unicità.

Ancora, abbiamo accertato che Bologna è riconosciuta in tutta Italia per la sua cultura culinaria, da qui l’idea di coinvolgere alcuni chef bolognesi, in quanto i più esperti esponenti e divulgatori della tradizione gastronomica. Coinvolgendo ristoranti del territorio abbiamo pensato di mettere al centro della comunicazione degli esperti di cucina riconosciuti tali sia per il loro mestiere di chef, sia per la loro “bolognesità” e quindi portatori di una conoscenza culinaria riconosciuta in tutta Italia.

4.

Sviluppo creativo on e off-line

Lo sviluppo creativo del progetto ha previsto diversi momenti.

Per prima cosa abbiamo individuato 10 prestigiosi ristoranti del territorio della Patata di Bologna D.O.P. e abbiamo chiesto loro di ideare una ricetta esclusiva a base di patata Primura. Ognuno ha potuto interpretare il prodotto secondo la propria creatività e stile.

La realizzazione dei piatti è stata ripresa in dieci video intervista dove gli chef hanno parlato del proprio lavoro e raccontato le qualità del prodotto utilizzato.

I filmati realizzati sono stati successivamente raccolti sul sito della Patata di Bologna D.O.P. nella sezione La Versione dello Chef. Qui, ad ogni ristorante, è stato riservato uno spazio personale dove dare seguito alla spiegazione della ricetta e ai segreti culinari dello chef.

Per lanciare l’iniziativa al pubblico, si è tenuto un evento di presentazione dove hanno partecipato tutti gli chef, il Presidente del Consorzio, la stampa e molti influencer.

Ancora sono stati realizzati diversi materiali promozionali come un ricettario cartaceo e digitale, che tutti possono consultare per provare le dieci ricette a casa, gli inserti menu per i ristoranti e una piccola brochure di racconto del progetto. Inoltre è stata realizzata una ricca campagna social sui profili Facebook e Instagram del Consorzio, sui profili di tre noti influencer del territorio e una campagna media sulle principali radio locali.

5.

Misurazione

La Versione dello Chef ha preso il via a fine ottobre 2021 ed è proseguita fino al 31 gennaio 2022.  I risultati raccolti ci hanno confermato che la strategia individuata era quella giusta. L’interesse del pubblico ai contenuti creati è alto. Gli stessi ristoratori sono soddisfatti della risposta della clientela. C’è grande curiosità ed entusiasmo verso il prodotto.

 

Risultati

+720 K

video views

+3,5 ML

impression

+370

ricettari scaricati

+13

influencer coinvolti

100%

di chef pronti a replicare 

Il ricettario